-Perché Cocò Bistrò-
Come in una ricetta ben riuscita anche il nostro nome è un sapiente accostamento di ingredienti:
-Cocò: dal pollaio ormai fatiscente dove i nostri amati zii ospitavano galline e conigli, abbiamo ricreato con amore un luogo nuovo, accogliente e ospitale, mantenendo però il ricordo del passato.
-Bistrò: da dove venga il termine non si sa bene, ma una versione suggestiva racconta che, dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte nel 1814, i soldati russi che occupavano Parigi si recassero in queste piccole osterie per bere alcolici di nascosto, nonostante fosse loro vietato. Gli osti francesi, che poco potevano sopportare gli invasori, li servivano con ineffabile lentezza, costringendo i soldati ad esclamare spesso: “buystro, buystro!”, che in russo significa appunto “presto, presto!”. Bistrò è quindi un elogio della lentezza, come diremmo oggi "Slow Food", ovvero un invito a liberarci, per qualche attimo almeno, della fretta che ci costringe tutti i giorni a correre senza gustarci i piccoli piaceri della vita, tornando a quei sapori genuini e naturali, troppo spesso sacrificati. E’ un invito anche a dedicarsi a sane occasioni conviviali di scambio e ricchezza culturale.
Naturalmente anche il nostro logo è stato da noi pensato per rappresentare questo luogo, ovvero il gallo, padrone incontrastato del pollaio, l'acqua tumultuosa che esce dalla grotta della sorgente Capovena e scende lungo la collina dove è appoggiato serenamente il borgo di Rasiglia.
Oggi come ieri:
genuinità e qualità
Realizzare un sogno
Non è sempre facile, ma se già hai in mente ogni singolo dettaglio e spesso anche il modo di realizzarlo, tutto si concretizza quasi senza sforzo. Come il sole al mattino che placidamente affiora da dietro la collina.
Apparentemente era solo un rudere, ma aveva molte potenzialità
qui ci ho lasciato un tendine
Mauro è un buon demolitore
Luciano è pronto a prendere le ordinazioni
Tutto quello che avevamo in testa...
dove un tempo razzolavano le galline ...
ora un luogo unico
Tutti i Ballarin hanno delle doti più o meno nascoste. Mauro ad esempio è anche molto bravo a lavorare il legno; mentre io con tutti gli altri materiali ;-)